Biografia

Mi chiamo Sara Gagliarducci e sono clown, performer, ViaggiAttrice, errante sui sentieri di un teatro fuori luogo

Studio l’arte performativa e mi dedico ad approfondire la maschera del clown partendo dalla tradizione per aprirmi al sentire contemporaneo. Dal 2001 lavoro con passione vivendo il teatro come momento di incontro e crescita a beneficio del singolo e della comunità. La strada e gli spazi non convenzionali, i contesti decentrati, diventano la dimensione che prediligo per sviluppare e portare la mia espressione artistica. Dopo un’importante esperienza di teatro di gruppo, nel 2015, scelgo di proseguire da sola. Arriva Mimì, la pagliaccia barbona, che mi suggerisce la leggerezza come strategia per continuare con il mio teatro. Nasce Ali, uno spettacolo comico e poetico senza parole, dove Mimì gioca con gli spettatori per raccontare briciole della sua storia. Grazie a Mimì comincio a viaggiare e ad essere accolta in molte realtà ricche di umanità da conoscere. Il viaggio diventa un’ispirazione creativa di stupore e spaesamento, conquista e trasformazione. Dal 2017, con orgoglio, sono scelta dall’Institut Fur Neue Soziale Plastike di Berlino come performer in interventi legati al senso e alla trasmissione della memoria. Nel 2019 inizio a lavorare sul progetto “Evasioni: dalla piazza al cuore e viceversa” che, attraverso l’arte dal vivo e la creazione collettiva, indaga la relazione tra i luoghi e le persone, la contaminazione tra spazio pubblico e privato. Nel 2020 il mio sguardo sul teatro incontra quello di Valentina Nibid, divento una viaggiAttrice e nasce il TeatroVagante che porta l’arte di strada e il teatro di comunità in piccoli paesi fuori dai circuiti turistici e dei festival. Continuano ad arricchirmi altre preziose collaborazioni con artisti e organizzazioni culturali e del terzo settore, tra queste: Osservatorio sulla ndrangheta (RC) e Tric – Trac Teatro (TE). Sono e sempre rimarrò un clown alla ricerca del clown. Poeta del disastro, esperto cacciatore dell’invisibile, la sua straordinaria forza comunicativa mi ha affascinata fin da piccola ed oggi è il mio passaporto per incontrare infiniti mondi possibili nei e, soprattutto, fuori dei teatri.